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Cessi pubblici

di Guo Shixing
traduzione e regia Sergio Basso
acting coach Karina Arutyunyan
con Francesco Meola, Paolo Mazzanti, Cristina Castigliola, Elena Nico, Lidia Castella, Lucia Messina, Federico Dilirio, Mattia Giordano, Valentina Fois, Mele Ferrarini, Claudia Gambino, Eva Martucci
assistente alla regia Lucia Messina

"Cesuo"
L’ultima creazione di Guo Shixing è Cesuo, Bagni pubblici, allestito al Capital Theatre nel 2004. L’evoluzione della Pechino nella seconda metà del Novecento è raccontata impietosamente attraverso un cesso pubblico, il suo custode, i frequentatori del quartiere: chi fa carriera, chi si arrampica socialmente, chi naufraga nonostante tutte le buone intenzioni, chi si perde e chi si reinventa. Chi svende i propri sogni e chi resiste, spezzandosi. Uomini e donne. Dagli anni Settanta ai giorni nostri. Dalla rivoluzione culturale al Grande Decollo Economico.
Il tutto in soli tre giorni: uno nel 1975, uno nel 1985, uno nel 1995.
Il copione è inedito in Occidente; la traduzione dal cinese è del regista, Sergio Basso.

Spesso si ha paura della Cina: un Paese troppo lontano da noi.
Appunto, la domanda da cui sono partito per lavorare con gli attori e per dare vita allo spettacolo è stata: “Come possiamo riportare la quotidianità della vita cinese al pubblico occidentale?”
Di questo testo di Guo Shixing, ho capito che mi interessava molto di più l’universalità piuttosto che l’esotismo della location.
Quando mettiamo in scena un testo francese o americano, non ci poniamo il problema dell’esotismo di quel testo, della sua alterità. Ci concentriamo sui contenuti e ci preoccupiamo di traslarli alla nostra cultura, se e proprio perché il messaggio del drammaturgo è urgente. Credo che sia arrivata ora di finirla con l’esotismo sulla Cina.
Basta con questa Cina da museo. A me interessa cosa hanno da dire oggi i narratori cinesi.
E il teatro di Guo Shixing è una lama.